
Il logo di Batman, noto personaggio della DC comics, avrebbe carattere distintivo. Lo ha affermato il Tribunale dell’Unione Europea in una sentenza particolarmente controversa dello scorso 7 giugno nella quale, rigettando le obiezioni poste dalla ricorrente, un’azienda italiana, si sostiene che per il pubblico il carattere distintivo del marchio sarebbe così evidente da rendere i prodotti coperti dal marchio DC Comics distinguibili da quelli di altre imprese.
Per comprendere le ragioni di questa pronuncia occorre ripercorrere la storia editoriale dell’uomo pipistrello fin dalle origini.
Dopo la creazione del personaggio ad opera dei fumettisti Bill Finger e Bob Kane e il suo esordio sulla testata Detective Comics il 30 maggio del 1939, la DC Comics optò per una registrazione del marchio negli Stati Uniti. Con lo sbarco del personaggio nel resto del mondo e il conseguente successo globale, la casa editrice decise di presentare domande di registrazione anche in altri paesi.
Così nell’aprile del 1996 la DC Comics presentò una domanda di registrazione europea del marchio all’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, con l’iconico disegno del pipistrello nero racchiuso all’interno di un ovale. Un simbolo, questo, che il pubblico ha avuto modo di vedere in mille incarnazioni, dai fumetti ai giocattoli fino alle pellicole cinematografiche, a partire da quella del 1998 con Tim Burton alla regia e Michael Keaton nei panni del crociato incappucciato alle prese con l’inquietante Joker interpretato da Jack Nicholson.
Il marchio otterrà la registrazione il 2 febbraio del 1998, quasi un anno dopo l’uscita nei cinema di un’altra, meno amata, incarnazione del personaggio, questa volta interpretato da George Clooney.
Il 21 gennaio 2019 l’azienda Commerciale Italiana s.r.l. ha depositato presso l’EUIPO una domanda di dichiarazione di nullità rivolta al marchio europeo registrato dalla DC Comics nel ’98. La domanda, che riguardava alcuni tipi di prodotti, soprattutto di abbigliamento, è stata respinta dall’Ufficio con una decisione è stata però impugnata dinanzi al Tribunale dell’Unione Europea.
Esaminando le prove fornite dall’azienda, il Tribunale ha tuttavia ritenuto corretta la valutazione operata dall’EUIPO dal momento che, si legge nella sentenza, il personaggio di Batman viene associato dal suo stesso pubblico al suo editore, la DC Comics, e che la ricorrente non è stata in grado di dimostrare che, al momento della registrazione, il marchio fosse associato ad un’altra origine o, addirittura, fosse stato adoperato in precedenza sui prodotti citati nella domanda di annullamento.
La contestazione della ricorrente si basava principalmente sul fatto che il marchio di Batman non fosse distintivo ma semplicemente descrittivo, cosa che ne impedirebbe la registrazione.
Una sentenza destinata a fare scuola sul destino, soprattutto commerciale, di un brand associato ad un personaggio che ha fatto sognare intere generazioni.