È stato pubblicato lo scorso 18 ottobre in Gazzetta Ufficiale il decreto legge dal titolo “Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”, contenente un nuovo rinvio dei termini per il versamento del credito per ricerca e sviluppo.
La sanatoria del bonus è stata ulteriormente prorogata al 20 giugno 2024 rispetto alla precedente scadenza prevista per il 30 novembre 2023. Il testo si riferisce alle somme maturate nei periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2014 fino al 31 dicembre 2019 e prevede la possibilità di restituzione senza applicazione di sanzioni e interessi, oltre al rinvio dei termini di decadenza per l’emissione degli atti impositivi da parte dell’Agenzia delle Entrate che riguardano i crediti utilizzati tra il 2016 e il 2017.
Il decreto legge dà ufficialmente il via al percorso che porterà all’approvazione del disegno di legge di bilancio per l’anno 2024, un testo che, in coerenza con il quadro presentato nella NADEF, intende proseguire nel solco di quanto previsto nella legge di bilancio 2023. 24 miliardi di investimento, di cui 16 provenienti da extra deficit e 8 dalla riduzione delle voci di spesa dei ministeri, impiegati per la proroga del taglio al cuneo fiscale, gli incentivi all’occupazione e i fringe benefit per i lavoratori. Fisco, lavoro e impresa sono le parole chiave di una manovra che ha l’ambizione di sfidare una congiuntura economica complessa, spingendo il dato della crescita e contrastando la nuova spinta inflazionistica.